Intervista a Ryan Hoover

Ryan, come hai conosciuto Orizzonti Sportivi? Che idea ti sei fatto di Orizzonti Sportivi?

Ho conosciuto Orizzonti Sportivi tramite Massimiliano Milli ed incuriosito, sono andato subito a visionare il sito. Mi è sembrata una bellissima organizzazione ed ho apprezzato l’impegno verso i bambini che fanno sport in Camerun. Bambini con una vita difficile e che con l’aiuto dello sport, riescono a trovare stimoli.

Quando hai iniziato a fare sport? Che ricordi hai di quel periodo? Cosa ti ha insegnato lo sport da giovane e che cosa ancora oggi porti con te di quegli insegnamenti?

Ho iniziato a giocare a basket in tenera età. Grazie a mio padre allenatore di basket, ho iniziato infatti a tirare a canestro prima di camminare! Ho chiaro il ricordo di un camp estivo, avrò avuto tre anni, in cui, su consiglio di mio padre, andavo con il triciclo e palleggiavo! Mio padre mi ha costantemente incoraggiato a fare bene e divertirmi, senza mai forzarmi. Mi diceva sempre “aiuta i tuoi compagni di squadra ad essere migliori”.

In che modo pensi che lo sport possa essere formativo per i bambini? Quali valori pensi possa trasmettere loro?

Lo sport trasmette valori importanti: il sacrificio, la disciplina, lavorare insieme. Queste qualità serviranno nella vita extrasportiva a controllare i momenti negativi come ad esempio una cattiva prestazione o uno sconfitta.

Tu che hai vinto tanto, quanto è importante imparare a perdere e che cosa significa per un bambino imparare a perdere?

La sconfitta nello sport è decisamente uno degli insegnamenti migliori per fronteggiare i momenti poco felici che s’incontrano nella vita.

Com’è il rapporto con le tue figlie? Ti piacerebbe che praticasse un’attività sportiva?

Mio moglie Brenna ed io abbiamo due bambine: Lydia la grande di oltre 3 anni e Genevieve di appena 3 settimane. Brenna ha un animo artistico, ama disegnare ed è una brava cantante. Chissà quali saranno le attitudini delle nostre piccole? Non è importante cosa faranno, l’importante è che possano esplorare loro stesse per cercare di capire quali siano i loro doni per poterli usare al meglio.

Per concludere, un messaggio ai ragazzi che in Camerun si stanno approcciando al basket.

“Divertirsi ed avere un equilibrio nella vita. Oltre allo sport sono molto importanti lo studio ed il lavoro”.